Eccomi qua...


Sono una teenager, una ragazza semplice a cui piace lo sport, l'essere attivi e sprintosi. Sempre.

Io spero che frequentiate questo blog, come una sorta di punto di riferimento in cui troverete anche una mano d'aiuto, se necessario. ;) Ciò che pubblicherò, sarà frutto della mia passione per la letteratura e per l'originalità, la libertà di esprimere il proprio parere ed un pizzico di fantasia... e ne ho tanta! :o)

Grazie =)

sabato 15 gennaio 2011

Una guerra di paura


Ciao ragazze!

In questo periodo ho voluto cercare delle poesie di Ungaretti molto belle che raccontano esperienze cruente della Prima Guerra Mondiale da lui vissute. Ne ha fatte un bel po', raccolte in "L'Allegria" Mondadori. Nelle sue poesie si nota la sua struttura instrutturata perchè esce fuori da schemi e metriche, lasciando libero spazio alla sua penna, che siano due, che siano quattro parole, pur di scrivere e far sentire il suo struggimento ed emozioni di una triste guerra.
Iniziamo però dalla più vecchia delle sue poesie riguardanti la guerra, Veglia. Poche parole, come è tipico fare di Ungaretti, poche che rabbrividiscono e par di sentir percorrere il gelo nella schiena, il dolore cruento e macabro di un compagno che non c'è più, congelato anch'esso ma privo di vita. Certo, un tema triste e crudele nei confronti della vita, lui fa sentire in tutti i suoi componimenti la presenza della sua consapevolezza di caducità della vita, del sapere che anche lui potrebbe morire da un attimo all'altro. E gli ultimi versi, "non sono mai stato tanto attaccato alla vita" io li interpreto come una specie di preghiera, che fino ad allora non aveva mai pensato al vero valore della vita, finchè non si è ritrovato faccia a faccia col problema di perdrla una volta per tutte. "penetrata nel mio silenzio" che frasi agghiaccianti, le sensazioni di vedere il compagno così, accanto a se penetrano profondamente nel suo animo desolato. Ricorda tantissimo il splendido romanzo "Niente di nuovo sul fronte occidentale" di Remarque in cui si nota proprio questo senso di fratellanza e dispiacimento, ricordando anche un po' quella "fratelli" che ora affronteremo.
Ovviamente, essendo un autore ermetico le mie sono solo ipotesi e sono ben lieta di accogliere le vostre, come sempre =)
Fratelli. Una parola semplice e di fratellanza, che rappresenta la forte amicizia e senso di fraternità fra delle persone sebbene non lo siano di sangue. Io interpreto i primi versi come se stesse parlando al nemico, stanco per la guerra e speranzioso di trovare qualcuno che sia del suo stesso umore, che risponda alla sua chiamata finale di "fratelli". Oppure parla a qualche suo collega, che incontra e chiede chi sia, per identificarlo... I versi centrali sono difficili da decifrare, come se quella parola sia timida nella gelida notte, timida come una foglia appena nata, tenera e come simbolo di una nuova era. Un respito, un'affanno lacerato da intense sensazioni di dolore, contr una rivolta involontaria ed inutile dove la vita dell'uomo è posta inutilmente in pericolo, fragile. San Martino del Carso. Una paese devastato dalla guerra che lui visita, e nella sua desolazione rivede la perdita dei suoi cari, paragonando quel paese a suo cuore ancora più straziato. Di quelle case non è rimasto nulla, ne i suoi cari che erano come lui, nessuno, e nel suo cuore si infliggono le loro croci e non ne manca neanche una, la dove vede riflesso nel suo cuore quel povero paese come tanti.
Soldati. Piccola. Unica. Quattro versi dove c'è solo una silimiltudine a cui è appoggiato tutto il senso del componimento, ciò che veramente sono portati a fare i soldati al fronte, l'unico vero esito di quelle inutili guerre. Gli uomini come foglie, l'autunno (il nemico) che li spazza via come vento, come se nulla fosse, come se una fosse uguale all'altra. E si avverte questo suo senso di pericolo e di consapevolezza dei fatti, uno struggimento di un soldato come probabilmente molti altri. Un poeta al fronte.
Poesie belle, significative che subito mi hanno colpito ed il fatto accentuato in cui la poesia si percepische proprio chiusa, e ci si deve sforzare per poterla capire. Belle. Voi che ne dite?

Nessun commento:

Posta un commento