Eccomi qua...


Sono una teenager, una ragazza semplice a cui piace lo sport, l'essere attivi e sprintosi. Sempre.

Io spero che frequentiate questo blog, come una sorta di punto di riferimento in cui troverete anche una mano d'aiuto, se necessario. ;) Ciò che pubblicherò, sarà frutto della mia passione per la letteratura e per l'originalità, la libertà di esprimere il proprio parere ed un pizzico di fantasia... e ne ho tanta! :o)

Grazie =)

venerdì 26 novembre 2010

Stagioni in carta




Ciao ragazze!
Il titolo forse vi preannuncia già cosa sto per affrontare. Spesso io ho provato ad esprimere ciò che le stagioni mi trasmettevano in un foglio bianco, e ci sono riuscita, devo dire, con la Primavera e l'Inverno. Sono molto orgogliosa, ma ora che ho recentemente affrontato Cardarelli, ho capito che non ero l'unica a "capire" le stagioni, a provare a descriverle, a dire ciò che provavano per me... Infatti Cardarelli è autore di due note poesie, Estiva e Ottobre che quasi mettono i brividi, leggendole sembra quasi di sentire il vento caldo e afoso in faccia, di soffocare, mentre nella seconda sembra quasi di tornare indietro nel tempo con lui, come se quasi avessimo gia vissuto e il sapore dell'uva che ci inonda la bocca ci faccia proprio pensare all'autonno come simbolo della vita che volge al tramonto. Cardarelli, in quest'ultima poesia racconta che mentre da piccolo come ogni bimbo gli piaceva maggiormente l'estate, dove volava la sua fantasia, ora invece preferisce l'autunno, stagione quasi di riflessione di tempi passati. E già, a leggerla sembra quasi una personificazione, nel senso non di figura retoica del testo, ma dell'autore che si mette nei panni dell'autore, nella sua mente, quasi nel suo foglio...
Estiva, un componimeno giallo canarino, che fa pensare all'estate lunga e calda, alla mattina silenziosa e al tramonto che sembra non arrivare mai, all'aria afosa che ci riempie i polmoni e mentre si legge vien da boccheggiare. Sebbene io, l'abbia letta in pieno autunno, alle porte dell'inverno!! Col dito seguivo le righe, il dito freddo ed il naso rosso, infagottata dalla sciarpa, sentivo l'estate. Argh! Che sensazione agghiacciante!

Link in cui trovarle:


P.S. Di certo, a Cardarelli, piaceva far sentire all'autore le sue sensazioni, date uno sguardo anche a "Alla morte"!

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