Eccomi qua...


Sono una teenager, una ragazza semplice a cui piace lo sport, l'essere attivi e sprintosi. Sempre.

Io spero che frequentiate questo blog, come una sorta di punto di riferimento in cui troverete anche una mano d'aiuto, se necessario. ;) Ciò che pubblicherò, sarà frutto della mia passione per la letteratura e per l'originalità, la libertà di esprimere il proprio parere ed un pizzico di fantasia... e ne ho tanta! :o)

Grazie =)

sabato 4 dicembre 2010

Una tristezza incomparabile


Ciao ragazze!

Il melograno, una pianta simbolo della vita, rigoglioso e pieno di vitalità, un rosso vivo e dolce mescolato ad un folto verde speranzioso, con la bellezza innata di specialissimi fiori che sbocciano come un gesto rassicurante...

Proprio come Carducci ne "Il pianto antico", dove descrive un dolore sconfinato per la perdita del figlio, morto in tenera età, dove ricorda con rimorso il melograno in cui loro trascorrevano del tempo, in mezzo alla natura con una poesia magnifica in cui descrive questo scorcio della sua vita con sicuramente un dolore nel cuore affilato come una lama, ma lui, è riuscito a "raccontarlo" con termini sereni, dolci, rivolti a Dante, il piccolo bimbo. Infinitamente toccante, questo componimento commuovente e dolcissimo.... gli ultimi versi sono incerdibili, una magia, che nel suo incanto fanno sprofondare dal dolore anche il lettore. Mettono i brividi, verso dopo verso, il mese di giugno in un silenzioso orto in cui il bimbo tende la mano per cogliere il melograno. Tutto rinverdisce nella magia di calore e tranquillità estiva. Carducci arriva persino a dire che la vita è inutile, senza il figlio che la riverdiva di gioia. E' agghiacciante e magnifca questa poesia che supera molto di più il termine stesso, e arriva dove nessuno può arrivare.


Nessun commento:

Posta un commento