Eccomi qua...


Sono una teenager, una ragazza semplice a cui piace lo sport, l'essere attivi e sprintosi. Sempre.

Io spero che frequentiate questo blog, come una sorta di punto di riferimento in cui troverete anche una mano d'aiuto, se necessario. ;) Ciò che pubblicherò, sarà frutto della mia passione per la letteratura e per l'originalità, la libertà di esprimere il proprio parere ed un pizzico di fantasia... e ne ho tanta! :o)

Grazie =)

domenica 5 dicembre 2010

Poeti e Preferenze...

Ciao ragazze!
In ansia per la verifica orale di letteratura di domani, ho finito di studiare x la seconda volta e per distrarmi ho pensato a voi. Cosa potrei fare per le mie lettrici? Ma certo, un sondaggio. Ecco, fra quelli che vi ho proposto e quelli che già conoscete, volevo creare un sondaggio sugli autori preferiti di tutte noi. I miei? Eccoli...

  1. Leopardi: le sue poesie magnifiche che fanno sognare, ti donano un paio d'ali parola dopo parola, e ti isegnano a volare verso vette lontane dalla terra, dalla realtà, dove, tra le nuvole, sono nascosti per il lettore dei significati da brivido... verso L'INFINITO

  2. Pascoli: dei componimenti splendidi come X AGOSTO che fanno piangere, piangere di gioia, piangere di dolore. Piangere per delle poesie che non pensavamo di poter mai leggere. Proprio in quella appena citata troviamo dei versi soprannaurali che fanno rabbrividire, "e restò negli occhi aperti un grido"....

  3. Cardarelli: un magnifico mago capace di fare il giocoliere con le parole, trapezzista con i significati e le magie con le poesie. La sua bacchetta? una penna. Basta. Basta per dire che è riuscito, con due soli componimenti, a farmi... non lo so, mozzarmi il fiato. Descrive le stagioni, due, e io adoro tantissimo quando si descrivono le stagioni, perchè anche se è il soggetto più comune, è anche quello meno usato. In ESTIVA si boccheggia, la solarità di questo componimento caldo e giallo. Mentre in OTTOBRE racconta dalla prte di un uomo che ha già vissuto la sua vita, che stanco ormai vede ottobre come un mese stanco quanto lui e calmo, mentre davani agli occhi gli passano delle foglie che sono giunte al termine della loro vita e che fluttuano leggiadre e secche nel loro paradiso; il vento.

  4. Carducci: che dolce e affranto poeta ormai esausto di vivere una vita priva di senso. Dopo la perdita di Dante, il suo piccino pargolo, nulla ha più senso per lui, e lasciandosi andare passa parola alla mano, che su un foglio bianco si muove con la penna, scrivendo dal suo cuore le frasi più dolorose. Quanto è doloroso perdere il prprio figlio? Un dolore incomparabile che non si può descrivere. Un doloreillimitato. E lui, con una sola penna e tutta l'amarezza possibile ormai segnata nel proprio cuore, riesce a SCRIVERE ne IL PIANTO ANTICO con parole limitate, un'emozione illimitata. E cruenta. Ci vuole coraggio, lacrime, dolcezza. Pochi, o nessuno, sa fare una cosa del genere, così impossibile. Descrivere il prima e l'adesso con parole semplici, serene. Sebbene stia descrivendo la scomparsa della sua ragione di vita. Solo al pensiero il mo cuore si appesantisce, i miei occhi piangono e le mie mani tremano. Al leggere, sorrido amaramente. All'essere dalla sua parte, non riesco a immaginarlo.


E voi? cosa n pensate, cosa provate nel leggere la poesia del vostro mito letterario? =''))

2 commenti: